Descrizione
Nei casi previsti dal regolamento comunale (cessazione, variazione, ecc.) della tassa rifiuti corrispettiva, l’utente, dopo aver presentato regolare dichiarazione/denuncia/comunicazione, può chiedere il discarico totale o parziale del relativo documento di addebito, ossia la fattura di pagamento per la tassa rifiuti corrispettiva (tarip). Il termine di presentazione della denuncia di variazione/cessazione è di 90 (novanta) giorni dal momento in cui si verifica l’evento.
Il discarico relativo all’avviso di pagamento del canone unico patrimoniale di esposizione pubblicitaria o di occupazione del suolo pubblico può avvenire solo in caso di revoca dell’atto autorizzatorio, per motivi di pubblico interesse.
Il termine di presentazione della dichiarazione di disdetta/rinuncia è di 30 (trenta) giorni dal verificarsi dell’evento tramite l’apposita sezione dello sportello telematico delle attività produttive.
Le variazioni dei mezzi soggetti al canone unico esposizione pubblicitaria o le variazioni che interessano l’occupazione del suolo pubblico devono essere trasmesse sempre tramite l’apposita sezione dello sportello telematico delle attività produttive.
Gli accertamenti esecutivi sono provvedimenti che vengono emessi e notificati al contribuente/utente a seguito del mancato pagamento di un tributo o di un’entrata patrimoniale.
L’atto contiene già l’intimazione ad adempiere e il titolo esecutivo e, sono idonei ad attivare le procedure esecutive e cautelari.
E’ fondamentale attivare una delle varie procedure di confronto con l’ente, nel caso di contestazioni di quanto notificato, rispettando i termini stabiliti dalla legge, ovvero entro il termine per proporre ricorso. E’ solo in questa sede, infatti, che si possono chiedere spiegazioni ed eventuali annullamenti o rettifiche degli atti per errori di merito al provvedimento di accertamento notificato.
Le ingiunzioni fiscali sono notificate ai contribuenti/utenti che non hanno pagato o contestato gli atti di accertamento dei tributi locali ed entrate patrimoniali, per gli anni d’imposta fino al 2019 (dal 1° gennaio 2020 subentrano gli atti di accertamento esecutivo). Quest’ultime possono essere contestate solo per errori o vizi propri che riguardano la procedura di notificazione dell’atto stesso, in quanto la contestazione dei motivi che riguardano la richiesta di pagamento, avrebbe dovuto essere fatta all’atto di accertamento che precede l’ingiunzione fiscale.
La richiesta di discarico totale o parziale della cartella di pagamento permette da una parte, al cittadino di segnalare un'indebita pretesa dell’ente e, dall’altra, al comune di controllare e regolarizzare la posizione dell’utente/contribuente. Ad esempio, quando a seguito di un'erronea determinazione di un tributo viene richiesto un pagamento in misura superiore o sbagliata rispetto a quello dovuto, il cittadino può chiedere il discarico totale o parziale del documento di pagamento.
Approfondimenti
TARIP (Tassa Rifiuti Puntuale)
Si può chiedere il discarico della cartella di pagamento nei seguenti casi:
Si può chiedere il discarico della fattura di pagamento nei seguenti casi:
- denuncia di cessazione presentata regolarmente ma non registrata in fase di formazione della lista di carico;
- omessa o tardiva denuncia di cessazione; in questo caso il contribuente ha diritto al discarico o allo sgravio a seguito di dimostrazione, anche mediante dichiarazione sostitutiva di atto notorio, di aver effettivamente cessato l'occupazione o detenzione dei locali o aree.
- in ogni altro caso, non rientrante tra quelli sopraelencati, in cui sia stato richiesto il pagamento della tassa in misura superiore al dovuto (ad esempio a seguito di errori di registrazione nella formazione della lista di carico).