Back to top

Versare il canone unico patrimoniale e mercatale

Descrizione

Il canone di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria (canone unico patrimoniale - CUP) è stata introdotto a partire dal 1° gennaio 2020 con la  Legge 27/12/2019, n. 160 e riunisce in una sola forma di prelievo le entrate relative all’occupazione di aree pubbliche, la diffusione di messaggi pubblicitari e l'occupazione delle aree e degli spazi destinati ai mercati. 

Il canone unico patrimoniale sostituisce pertanto i seguenti tributi 

  • canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche (COSAP)
  • tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche (TOSAP)
  • diritti sulle pubbliche affissioni (DPA)
  • imposta comunale sulla pubblicità (ICP)
  • qualunque canone ricognitorio o concessorio, ad escluzione di quelli connessi a prestazioni dei servizi.

É disciplinato dagli enti in modo da assicurare un gettito pari a quello conseguito dai canoni e dai tributi che sono sostituiti, fatta salva la possibilità di variare il gettito attraverso la modifica delle tariffe.

Il presupposto del canone è:

  • l'occupazione, anche abusiva, delle aree appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile degli enti e degli spazi soprastanti o sottostanti il suolo pubblico
  • la diffusione di messaggi pubblicitari, anche abusiva, mediante impianti installati su aree appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile degli enti, su beni privati laddove siano visibili da luogo pubblico o aperto al pubblico del territorio comunale, ovvero all'esterno di veicoli adibiti a uso pubblico o a uso privato.

Si applica ai messaggi visibili da luogo pubblico o aperto al pubblico del territorio comunale e all’esterno di veicoli adibiti a uso pubblico o a uso privato, compresa la diffusione di messaggi pubblicitari attraverso forme di comunicazione visive o acustiche.

Ai fini dell’applicazione del canone si considerano rilevanti i messaggi diffusi nell’esercizio di una attività economica allo scopo di promuovere la domanda di beni o servizi o finalizzati a migliorare l’immagine del soggetto pubblicizzato.

 

Il canone unico relativo all’esposizione pubblicitaria, riguarda insegne, targhe, pannelli cartelli o qualunque altra forma di diffusione del messaggio. L’iniziativa pubblicitaria può essere sia permanente che temporanea, ma deve essere sempre autorizzata dal comune, anche quando questa non sconta il pagamento del canone unico patrimoniale (es. le insegne di esercizio che non superano, complessivamente, 5 mq. di superficie).

La pubblicità temporanea si distingue da quella permanente perché non è effettuata su mezzi fissi e permanenti; striscioni, locandine, o stendardi sono esempi di esposizione pubblicitaria temporanea.

Il canone unico relativo all’occupazione permanente riguarda l’occupazione, appunto, di spazi e aree pubbliche sottratte permanentemente all’uso della collettività e la durata supera l’anno. La caratteristica fondamentale di questo tipo di occupazione sta nel fatto che non necessita di manufatti o impianti permanenti collocati sul suolo, ma riguarda la mera disponibilità del suolo/area, che non può essere utilizzato dalla cittadinanza, in forza di un atto concessorio/autorizzatorio che legittima l’utilizzo esclusivo di chi è stato autorizzato.

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?
Quali sono stati gli aspetti che hai preferito?